Chiara Facchetti

Chiara Facchetti è un’influencer conosciuta sul web da maggio del 2012 con un canale Youtube ononimo e su Instagram come @kiascricc. E’ seguita da migliaia di followers principalmente per le sue challenge e recensioni a prodotti, cibi e luoghi. Dopo l’emergenza Covid19, ha deciso di supportare l’economia delle piccole aziende italiane proponendo su youtube un video-recensione dei negozi online da cui ha acquistato e dei servizi da loro offerti.

Chiara, da dove nasce l’idea di acquistare i prodotti venduti dai tuoi followers? Qual è il contributo che vorresti dare alle piccole aziende?  “L’idea di acquistare dalle aziende dei miei followers nasce proprio da una mail ricevuta qualche settimana fa da una follower che mi segnalava il video di una ragazza americana che stava portando avanti questa iniziativa. Confrontandomi, come faccio sempre, con chi mi segue, l’idea ha riscosso molto successo ed è stata accolta positivamente così ho iniziato ad organizzarmi per realizzare il video che ha visto la luce dopo circa tre settimane di lavoro. Il contributo che ho voluto dare alle aziende e che vorrei continuare a dare portando un format simile anche per aiutare il settore del turismo (mi recherò nelle strutture alberghiere gestite dai miei followers per registrare delle recensioni), è fornire nel mio piccolo, la giusta visibilità alle piccole-medie imprese che stanno affrontando questo momento di crisi. Credo molto nel sostegno che ricevo quotidianamente da chi mi segue e mi è sembrata un’ottima occasione per poter ricambiare con l’unico mezzo che ho a disposizione”.

Credi che quest’emergenza sanitaria, ma anche economica a causa del Covid-19 abbia modificato l’approccio all’acquisto rendendo il “minimalismo” nonché dedizione all’essenziale, una vera e propria filosofia di vita? “Suppongo che questa emergenza abbia fortemente destabilizzato ciascuno di noi ma in modo diverso, sicuramente ci vorrà tempo per adattarsi a questa nuova condizione e per superare le difficoltà psicologiche che abbiamo dovuto fronteggiare. Purtroppo non ho competenze a livello economico per riuscire a quantificare o prevedere quale sarà l’impatto reale del Covid-19 ma ho visto nella mia città, purtroppo, diversi negozi che nonostante il termine del lockdown hanno deciso di rimanere chiusi perché erano impossibilitati a sostenere la riapertura per via delle perdite troppo elevate subite durante gli ultimi mesi. Sicuramente questa emergenza ha permesso ad ognuno di noi di rivalutare le cose realmente importanti e di rivedere le proprie priorità quindi è possibile che tenderemo a eliminare il superfluo per concentrarci di più su altri valori”.

Acquistare Italiano è divenuta la propaganda della nostra nazione sia per riavviare l’economia che per l’amore per la patria. Cosa ne pensi della scelta di comprare “Made in Italy” puntando più sulla qualità che sulla quantità? Sono sempre stata fautrice e sostenitrice del Made In Italy, sia per quanto riguarda il turismo che per quanto riguarda l’aspetto culinario, adoro i prodotti a km0. Per quanto riguarda invece il settore fashion, ho sempre spaziato acquistando capi di qualsiasi provenienza anche perché mi piace provare di tutto ma sicuramente, dopo l’emergenza, cercherò di orientarmi ancora di più verso i prodotti italiani per dare anche in quel senso il mio contributo all’economia”.

Essendo tu, personaggio ormai conosciuto su tutti i social, e seguito da una grande maggioranza di teenagers qual è il tuo consiglio educativo da fornire ai giovani molto spesso plagiati e dominati dal consumismo di massa e shopping compulsivo? Non penso che solo i giovani siano orientati verso il consumismo, penso sia proprio un “problema” della società in generale a cui il web ha contribuito molto. E’ difficile dare un consiglio quando sono io la prima ad essere caduta nella “trappola” dell’eccessivo consumismo, sento però il bisogno di dire a chi mi segue che è importante imparare ad andare oltre all’apparenza, che non bisogna uniformarsi alla massa o voler per forza emulare un personaggio o un influencer, ma occorre essere se stessi il più possibile perché è ciò che ci rende unici e che ci farà davvero avere successo nella vita”.

Potresti leggere

Napoli, al Circolo Canottieri l’incontro con Blessing: da schiava a donna libera

di Salvatore Fucci Una serata emozionante quella che c’è stata ieri al…