300 mascherine per i detenuti di Poggioreale

L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha travolto le carceri italiane. I numeri di persone positive tra agenti penitenziari e reclusi sono allarmanti. Una situazione preoccupante denunciata dai garanti per i diritti dei detenuti di tutta Italia. In particolare si sono mossi quelli della regione Campania e della città metropolitana di Napoli: Samuele CiambrielloPietro Ioia.

300 mascherine per i detenuti di Poggioreale

I loro continui appelli e sit – in all’esterno del carcere di Poggioreale, insieme a un nutrito gruppo di parenti dei detenuti, hanno avuto l’obiettivo di accendere l’attenzione delle istituzioni in merito a questo problema. E grazie all’attività politica e non violenta del Partito Radicale, nello specifico di Rita Bernardini (anche presidente di Nessuno Tocchi Caino), c’è stato qualche risultato. Il ministro della Giustizia Marta Cartabia ha infatti di recente ribadito la propria sensibilità a tale vicenda.

300 mascherine per i detenuti di Poggioreale: l’iniziativa

Ma sono i territori con le loro eccellenze, in modo del tutto volontario e solidale, ad essersi mossi. È di ieri la notizia, comunicata su Facebook proprio da Pietro Ioia, che ‘Napoli Sotterranea‘ – la nota associazione presieduta dal geologo Vincenzo Albertini che gestisce il famoso sito archeologico e speleologico noto in tutto il mondo – ha donato 300 mascherine ai detenuti del carcere di Poggioreale. Oggi, grazie all’attivismo dei garanti, le protezioni anti Covid saranno distribuite nel penitenziario.

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