Fondo giovani con tassa di successione, Carfagna boccia idea Letta: "Impossibile, diseguaglianza Nord Sud intollerabile"

– E’ stata una lunga e sofferta riflessione. Ma Mara Carfagna ha deciso: “La scelta piu’ difficile, anche umanamente per la riconoscenza che devo a Silvio Berlusconi, e’ stata quella di lasciare Forza Italia. Il passo successivo e’ stato piu’ semplice. Oggi – dice al ‘Corriere della Sera’ – formalizzero’ la mia candidatura con Azione di Carlo Calenda, che rappresenta a mio giudizio l’unica proposta politica capace di salvare il Paese da una nuova stagione di estremismi”. Azione “ha una proposta europeista, liberale, garantista, fedele al patto europeo e occidentale, capace di dire la verita’ agli elettori, di prendere impegni seri e poi di rispettarli fino in fondo, e quindi in sintonia con tutto cio’ in cui credo da sempre”. Quanto ad una eventuale alleanza con i progressisti, forse preferibile ad una corsa solitaria: “Sono una persona pragmatica, e per me la domanda e’: qual e’ la soluzione piu’ utile per costruire, nel prossimo Parlamento, un’area moderata capace di incidere sulle scelte di governo e di far pesare le ragioni dell’impresa, delle famiglie, dell’Italia stanca di salti nel buio? La risposta arrivera’ presto. La corsa ‘in purezza’ sarebbe bellissima e anche piu’ facile, ma so bene che le regole del sistema elettorale non la aiutano”. “Non vedo rischi – aggiunge – nella corsa solitaria, se non quello di un meccanismo elettorale che penalizza moltissimo chi non si associa ad altri. Non ho scelto Azione per partecipare a un fronte ‘contro’ ma per dare una speranza a chi crede in questo Paese, nella sua possibilita’ di crescita, ed e’ stufo di irresponsabilita’ politica”. In merito invece al Pd: “Non mi piace fare l’opinionista sulle scelte degli altri, ma e’ ovvio che il Pd e’ stato preso in contropiede dalle scelte di Giuseppe Conte e capisco il momento di confusione. Pensavano di ‘normalizzare’ il M5s, i fatti dimostrano che era una missione impossibile”. SI parla di ‘agenda Draghi’, e anche di Draghi come premier nel caso in cui nessuno schieramento dovesse prevalere: “Da cittadina vorrei avere Mario Draghi premier anche nella prossima legislatura, e i sondaggi ci dicono che oltre meta’ degli italiani, compresi tanti elettori del centrodestra, la pensa allo stesso modo. Mi candido con Azione anche perche’ e’ il solo partito a dire apertamente che Draghi sarebbe ancora il premier ideale. Se questo non dovesse accadere, il nostro compito e’ continuare ad applicare il metodo di lavoro sperimentato fino al 20 luglio: pragmatismo, serieta’, capacita’ di decidere”, ha concluso Carfagna.

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