Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non è favorevole ad una procedura più corta rispetto a quella standard per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue.  “Il fatto che non ci siano scorciatoie nell’ingresso all’Ue è anche un obbligo di correttezza per i sei Paesi dei Balcani occidentali. Da anni hanno intrapreso grandi riforme e si sono preparati per l’adesione”, ha spiegato in un intervento al Bundestag, ricordando che il processo di adesione non è una questione di pochi mesi o anni. “La pace è scontata solo se siamo disposti a difenderla”, ha aggiunto Scholz.

“Questa è la lezione brutale che arriva dall’attacco della Russia all’Ucraina”. Il Bundeskanzler ha sottolineato che la guerra in Europa non è più inimmaginabile, e il conflitto in Ucraina è certamente la sfida maggiore degli ultimi anni, ma in una cosa questa crisi assomiglia alla precedente, provocata dalla pandemia: “viviamo ancora una volta una situazione in cui, quanto più grande è la pressione dall’esterno, tanto più coesa e decisa agisce la Unione europea”.

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