Rivolta e incendio nel carcere di Cremona

I detenuti del carcere di Cremona hanno appiccato la notte scorsa diversi incendi nelle loro celle. Fiamme e fumo hanno coinvolto due sezioni della struttura, al secondo e terzo piano. Ottanta carcerati sono stati evacuati e spostati nei passeggi mentre i vigili del fuoco hanno spento i roghi e la Polizia e i carabinieri hanno sorvegliato il perimetro del penitenziario.

Rivolta e incendio nel carcere di Cremona

Alla base del gesto ci sarebbe la protesta per la decisione di non somministrare più uno psicofarmaco ai detenuti. La direttrice dell’istituto, Rossella Padula, ha spiegato che “tutto è stato gestito con fatica ma nel migliore dei modi“.

Lo psicofarmaco e la direttrice

Ad un orario prestabilito i detenuti hanno appiccato i roghi nelle celle e 80 sono stati trasferiti nei passeggi e in altri reparti. Le fiamme hanno riguardato due piani della struttura e i vigili del fuoco hanno lavorato circa due ore per spegnerle.

L’incendio

La direttrice della casa circondariale, Rossella Padula, che si trovava a Roma per un impegno istituzionale quando sono scoppiati gli incendi, è rimasta per tutto il tempo in contatto telefonico con il comandante del reparto: “Posso dire che tutto è stato gestito con fatica ma nel migliore dei modi e con grande professionalità – ha spiegato -. Certamente è stato tutto molto complicato. Ora si stanno accertando le responsabilità“. Ed è iniziata anche la conta dei danni.

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