La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà oggi pomeriggio a Berlino per incontrare il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Il suo arrivo alla Cancelleria federale è previsto intorno alle 15.30, e dopo il colloquio faccia a faccia, sono in programma dichiarazioni alla stampa. Si tratta del primo viaggio della premier nella capitale della Germania mentre con Scholz ci sono già stati incontri in occasione del CoP 27 del 7 novembre a Sharm el-Sheikh e del vertice Ue-Balcani Occidentali a Tirana del 6 dicembre. Inoltre, c’è stata una telefonata il 28 ottobre, poco dopo l’insediamento dell’esecutivo. La tappa a Berlino che segue, nella stessa giornata, quella in Svezia (che ha assunto la presidenza dell’Ue), è anche preparatoria del Consiglio europeo straordinario del 9-10 febbraio che hai in agenda un tema che sta molto a cuore all’Italia, come quello della gestione dei migranti, ma soprattutto le misure di risposta dell’Unione all’Inflaction reduction act americano che sta penalizzando le imprese europee. Ed è soprattutto su questo fondamentale nodo che il colloquio con il Cancelliere tedesco parte tutto in salita. L’Italia infatti non considera come corretta soluzione la possibilità di un allentamento delle maglie europee sugli aiuti di Stato che finirebbe per agevolare unicamente gli Stati con più disponibilità, come appunto la Germania, e sfavorire quelli che hanno già un debito pesante come il nostro Paese. Per Meloni, infatti, l’Ue dovrebbe preoccuparsi di garantire “parità di condizioni” a tutti gli Stati e per questo sostiene la strada che passa dalla creazione di un fondo sovrano. Allo stesso tempo, i rapporti bilaterali tra Roma e Berlino sono caratterizzati da una stretta interconnessione economica: la Germania – si sottolinea da palazzo Chigi – è il primo partner economico dell’Italia, con 144 miliardi di euro annui di interscambio nel 2021 e 140 miliardi di euro tra gennaio e ottobre del 2022 (l’interscambio tra Italia e Germania è superiore alla somma di quello dell’Italia con la Francia e con il Regno Unito). Dal punto di vista economico, il governo pone anche l’accento sulla collaborazione tra le Confindustrie italiana e tedesca, anche in chiave trilaterale con quella francese. Tra i temi al centro del bilaterale, anche l’energia: l’Italia punta infatti a rafforzare il proprio ruolo di snodo energetico fra Nord Africa ed Europa e dunque, viene spiegato, ha un “forte interesse a rafforzare le proprie interconnessioni con la Germania e il Nord Europa, nel contesto dello spostamento delle fonti di approvvigionamento da Nord e Est a Sud”. Altro tema che inevitabilmente sarà toccato nel colloquio, quello del conflitto in Ucraina su cui Italia e Germania sono accomunate dalla convinzione di un “pieno sostegno” a Kiev “in tutte le dimensioni”.

 

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