Intervista a Beppe Convertini

Beppe è da tre stagioni il volto di ”Linea Verde” storico format che racconta l’Italia, le città, i paesi, i borghi. Da quest’anno si è aggiunta per lui una nuova avventura televisiva, conduce infatti da novembre scorso un nuovo format , “Evoluzione Terra” un programma in cui si raccontano tante storie di agricoltura e di produzione di prodotti nazionali. Modello, attore, conduttore, ma senza perdere mai di vista i veri valori della vita, è da sempre impegnato nel sociale con missioni umanitarie ed un libro sull’argomento.

Intervista a Beppe Convertini

Stai viaggiando attraverso l’ Italia per farci conoscere l’agricoltura innovativa e tecnologica, nel nuovo programma di Rai1 che conduci “Evoluzione Terra” , ma perché ti sposti da un paese all’altro con il trattore ?
È il mezzo più diffuso per muoversi in campagna, ma è anche un modo divertente e giocoso che mi ricorda quando da ragazzino andavo in campagna con mio nonno e con il mio papà a coltivare la terra . I miei due nonni erano contadini e mi ricordo bene di quando si faceva la vendemmia si raccoglieva l’uva e poi con il torchio a mano si pigiava poi si usavano i capasoni che erano delle anfore in cui il vino si fermentava. Tanti sono i ricordi dell’orto che avevo con papà e con il nonno tra i trulli di Martina Franca legati alla tradizioni della vita contadina.

Te che hai vissuto questa esperienza sin da piccolo e hai questi ricordi che cambiamenti hai trovato nell’agricoltura di oggi ?
Mio nonno usava la zappa adesso c’è stata una grande innovazione, la tecnologia ha trasformato tutto, rendendo le macchine e le attrezzature agricole più efficaci , comode e maneggevoli. Il lavoro pur essendo sempre molto faticoso è tutto automatizzato

Viaggiando in lungo e in largo per l’Italia c’è qualcosa che ti ha particolarmente colpito?
Non smetto di meravigliarmi della bellezza dei borghi italiani che noi andiamo a scoprire, non solo la bellezza storica, culturale, architettonica ma anche le tradizioni , la gastronomia, le storie di queste grandi donne e di questi grandi uomini che fanno sì che la nostra agricoltura e il nostro artigianato siano apprezzati non solo in Italia ma in tutto il mondo e che durante questo periodo di pandemia hanno assicurato a tutti noi prodotti freschi sulle nostre tavole. Tanta è la varietà di panorami, di paesaggi, di storia, di arte, di tradizioni, di dialetti che cambiano da una parte all’altra. Poi ci sono i prodotti tipici che come la cucina italiana sono i più variegati al mondo, ovunque c’è una tradizione, un piatto tipico. Diciamo che l’Italia è davvero tutta molto affascinante

In “Evoluzione Terra” racconti storie di agricoltura e di aziende, qual è la storia che ti ha più colpito?
Mi ha colpito in particolar modo la storia della cooperativa Rita Atria Libera Terra di Don Luigi Ciotti a Castelvetrano nel trapanese, la prima cooperativa sociale nata in Italia che opera sui terreni confiscati alla mafia per riqualificare le terre abbandonate. La cooperativa gestisce 170 ettari di terre assumendo lavoratori provenienti da comunità di recupero per tossico dipendenti, disabili psichici, soggetti svantaggiati o inseriti in percorsi di rieducazione. Tutti vengono pagati con un regolare contratto di lavoro avendo la possibilità di rimettersi in gioco con dignità. La parola d’ordine è inclusione. La cooperativa porta il nome della giovane e coraggiosa Rita Adria che decise di collaborare con il giudice Paolo Borsellino, morta suicida dopo la strage di Via D’Amelio.

Prima ci hai parlato della tua infanzia, ma che bambino era Giuseppe?
Ero il classico secchione, trascorrevo i miei pomeriggi a studiare; la mia era una famiglia molto umile, mio padre faceva come lavoro il camionista e siccome dalle mie parti si usava tramandare di padre in figlio il proprio lavoro ed io il camionista proprio non lo volevo fare quindi studiavo tantissimo ed ero sempre il primo della classe

Ti sei impegnato molto tanto che dalla Puglia sei arrivato a cavalcare le passerelle più importanti del mondo, com’è successo?
Dopo il liceo vinsi un borsa di studio per andare a studiare economia e commercio a Torino, ma a 17 anni persi mio padre per un tumore ai polmoni e quindi dovevo oltre che studiare anche lavorare per mantenermi e per aiutare la mia famiglia, quindi ho fatto tantissimi lavori, ho lavorato nei mercati, ho fatto il cameriere e tra questi andavo anche a Milano a fare il modello , da lì ho lavorato per i maggiori stilisti come Armani e Valentino, ma non mi sono mai montato la testa , ho sempre pensato che la cultura sia sempre la cosa più importante da coltivare

Infatti nel 1993 appena incoronato al concorso “Mister Italia” hai fatto una dichiarazione che lasciasti tutti a bocca aperta, te la ricordi?
Si certo, dissi che dopo aver vinto un titolo del genere bisogna sfruttare la visibilità per mettere in mostra le doti culturali oltre le doti fisiche. Non mi sono mai montato la testa, perché sin da bambino sono dovuto essere sempre molto responsabile mantenendo mia mamma e le mie sorelle non potevo dar peso alle futilità

Attore o conduttore?
Mi piace fare entrambi perché l’attore mi dà la possibilità di vivere delle vite che non sono le mie, immedesimandomi in personaggi , il condurre è molto bello perché mi dà la possibilità di raccontare tante cose e di trasmettere messaggi importanti come tematiche sociali

A tal proposito te hai fatto molte missioni umanitarie, ce ne vuoi parlare?
Sono stato due volte in Siria ed una volta in Birmania, ho scritto anche un libro su questo argomento “ I bambini di nessuno” in cui racconto l’orrore che subiscono i bambini che vivono in questi paesi massacrati della guerra civile, bambini orfani , bambini che non hanno niente e nessuno. Il ricavato delle vendite del libro sarà devoluto alla Fondazione “Des Homme” per le missioni in Birmania e le missioni in Siria. Il motivo scatenante di questo mio impegno nasce dall’ammirazione che avevo per i medici volontari che facevano gratuitamente centinaia di chilometri al giorno per poter venire ad accudire mio padre malato

Una tua dote e un tuo difetto?
Le mie doti sono gli altri a doverle raccontare , ma posso dire che mi piace affrontare con positività la vita, per quanto riguarda i difetti ne ho tantissimi , sono un po’ troppo preciso e pignolo

Come ti mantieni in forma, segui una dieta, fai sport?
Io sono un patito della cucina italiana ed amo mangiare, ma faccio molto sport gioco a tennis, quando posso vado a cavallo ma soprattutto vado in palestra

C’è un sogno che vorresti realizzare?
Il sogno più grande che vorrei realizzare è che regni l’armonia , la pace e la salute nella mia famiglia , il mio pensiero è sempre per loro

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