No agli attacchi personali, al muro contro muro, alla lotta tra due fazioni. Ieri, nel corso del Consiglio nazionale M5S riunitosi in seduta notturna sul cosiddetto caso Di Maio, più voci avrebbero chiesto di deporre le armi ed evitare la guerriglia interna. In particolare, viene riferito all’Adnkronos da alcuni fonti presenti alla riunione, l’ex ministro Alfonso Bonafede avrebbe sollevato per primo la questione, richiamando l’intervista su Repubblica del vicepresidente grillino Riccardo Ricciardi, che ha parlato del responsabile della Farnesina come un ‘corpo estraneo’ al Movimento. Da qui l’intervento di Bonafede, che avrebbe invitato alla compattezza e all’unità, evitando attacchi personali “che finiscono per fare male a tutti, ledendo innanzitutto il Movimento”. Sulla scia del suo intervento, ne sono seguiti altri, compreso quello di Chiara Appendino. L’ex sindaca di Torino avrebbe messo in guardia dal rischio “Armageddon” -ovvero che il Movimento imploda proprio a causa della guerra interna – e che potrebbe scaturire da una comunicazione aggressiva, dagli attacchi ad personam, dal braccio di ferro tra ‘contiani’ da un lato e ‘dimaiani’ dall’altro.

Potresti leggere

Bomba atomica, la previsione di Kiev: “Al 30% verrà usata da Putin”

Il rischio di utilizzo dell’atomica nella guerra in Ucraina, in corso da oltre otto mesi, è del…

Sisma Turchia-Siria: bilancio morti sale a oltre 830

E’ salito ad almeno 831 il bilancio delle vittime in Turchia e…

Sale la tensione religiosa, anche la chiesa ortodossa ucraina legata a Mosca rompe con Kirill

La parte della Chiesa ortodossa ucraina ancora legata a Mosca afferma di…