La Russia ha iniziato nella notte l’invasione dell’Ucraina. Truppe russe sono entrate nel Paese da Nord e da Sud. Diverse le esplosioni sentite a Kiev e in altre citta’.

Il presidente russo Vladimir Putin, in una durissima dichiarazione di guerra in televisione, ha annunciato l’intenzione di “demilitarizzare ma non occupare” il paese e la volonta’ di ‘denazificare’ Kiev.

Pesante la minaccia a eventuali interventi di terzi: “chiunque provi a interferire o a minacciarci, deve sapere che la risposta della Russia sara’ immediata e portera’ a conseguenze mai sperimentate nella storia”.

Sono otto, sette in Ucraina e una in Russia, le prime citta’ coinvolte dalla guerra tra i due Paesi, questo è quanto comunicato dalla Cnn. A Kiev sono state sentite le prime esplosioni, durante la diretta live, al punto che il giornalista, Matthew Chance, ha dovuto interrompere per alcuni minuti il collegamento, per indossare il giubbotto antiproiettile e l’elmetto.

A Kharkiv, nella seconda citta’ piu’ grande dell’Ucraina, sono state sentite esplosioni. A Kramatorsk: due persone hanno segnalato esplosioni in questa citta’ che si trova a 120 chilometri a nord rispetto al Donbass, invaso dai militari russi. A Dnipro, una residente ha segnalato alcune esplosioni. A Mariupol due abitanti hanno sentito esplosioni nella zona est della citta’, che si trova a sudest. A Odessa uno staff della Cnn ha sentito due gruppi di esplosioni, a venti minuti di distanza l’uno dall’altro. A Zaporizhzhia uno staff della Cnn ha sentito una esplosione, ma avvenuta molto lontano dalla loro postazione. L’ottava citta’ e’ la russa Belgorod, 80 chilometri a nord di Kharkiv. Qui sono stati sentiti colpi di artiglieria.

Le prime parole di Joe Biden: “Le preghiere del mondo sono con il popolo ucraino stanotte mentre subisce un attacco non provocato e ingiustificato da parte delle forze militari russe. Il presidente Putin ha scelto una GUERRA premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenze umane”.

L’Onu ha intimato a Putin di fermarsi subito: “E’ il momento piu’ triste del mio mandato da segretario generale Onu. Devo cambiare il mio appello: presidente Putin, nel nome dell’umanita’, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora. Quello che mi e’ chiaro e’ che questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu”.

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