Le parole di Draghi

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto di non aver sentito piu’ nessuno dal Governo, “pero’ vediamo, sono fiducioso, speriamo che ci diano ascolto. Mi pare che gia’ alcuni sindaci piu’ che esprimere solidarieta’ e appoggio alle mie parole si siano uniti un po’ in questa richiesta di maggiore attenzione”. Ne ha parlato a margine del 170esimo anniversario della polizia di Stato al teatro Strheler, rispondendo a chi gli ha chiesto se avesse piu’ sentito il premier Draghi. “Noi siamo in periodi che non possono essere definiti ordinari e quindi anche le regole non possono essere quelle ordinarie. Pensate alla stranezza, noi abbiamo degli avanzi di amministrazione, dallo scorso anno, abbiamo 145 milioni e non possiamo usarli nel bilancio che si fa entro il 31 maggio, ma possiamo usarli nel primo assestamento che si fa in giugno” ha proseguito Sala. “Che senso ha? Di burocrazia si muore, quindi troviamo delle formule per poter andare avanti e garantire i servizi ai cittadini. Io non voglio toccare i servizi e ovviamente ribadisco che non agiremo per nulla sulle tasse e sui costi. Escludo radicalmente che faremo aumenti, vedremo che soluzione trovare. Questo e’ un tema che hanno tutti i sindaci e li vedo in questo momento delusi da regole che non cambiano e che ci penalizzano”. Il primo cittadino ha poi aggiunto che “la mancanza di fiducia nasce dal fatto che sono quattro mesi che ho interlocuzioni con il Governo, sono stato due volte a colloquio con il ministro dell’Economia, siamo in continua relazione, ma non si arriva a un punto. Se su un tema del genere in quattro mesi non riusciamo a risolvere pensate sulle questioni ben piu’ delicate. Le mie parole di amarezza derivano da questo”. “Al Governo in primis – ha concluso Sala – chiedo di poter usare, come lo chiedono tutti i sindaci, gli avanzi di amministrazione e poi di capire perche’ dopo due anni di sostegno quest’anno ritengono che non ce ne sia piu’ bisogno. In realta’ c’e’ bisogno anche quest’anno eccome”.

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