“Stanno bombardando ospedali, uccidendo donne e bambini. Non sono più un esercito, sono comuni codardi e terroristi. Ci sono ancora molte prove da affrontare. Ci saranno sangue, lacrime, dolore. Ma ora più che mai abbiamo tutte le ragioni avere fiducia” perché “le capacità delle nostre forze armate stanno crescendo, gli aiuti stanno arrivando”. E’ quanto scrive sui social il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov secondo il quale “Chernihiv, Sumy, Konotop, Kharkiv, Mariupol, Kherson, Mykolayiv sono gli avamposti dell’Europa”. Per Reznikov, gli invasori, temendo la sconfitta, avrebbero cominciato a commettere crimini contro l’umanità.
“Prima che tutto questo accadesse, in pochi avrebbero immaginato che avremmo potuto resistere alla Russia per 168 ore. Per un’intera settimana. Ma è così: l’Ucraina ha respinto gli occupanti russi. Ma nessuno, lo ripeto, né la Russia né l’Occidente credeva che saremmo durati una settimana. Gli unici che lo credevano eravamo noi” ovvero la maggioranza degli ucraini.
Il ministero della Difesa britannico ritiene che l’avanzata russa su Kiev stia venendo ritardata da un concorso di cause tra le quali la “ferma resistenza ucraina, i guasti meccanici e la congestione” dell’enorme numero di veicoli coinvolti su una strada insufficientemente agibile. In questo modo, la colonna russa “rimane a più di 30 km dal centro della città”. Come recita l’ultimo rapporto dell’intelligence di Londra “la colonna ha fatto pochi progressi apprezzabili in oltre tre giorni”.