Il presidente francese Emmanuel Macron sarebbe sotto indagine. La notizia è stata riportata dal quotidiano francese Le Parisien e non è stata finora smentita dall’Eliseo. Al centro delle indagini ci sarebbero i legami tra Macron e la società americana McKinsey, che avrebbe finanziato in “maniera occulta” la campagna elettorale del 2017 e a cui sarebbero state assegnate consulenze a “condizioni poco limpide”.
Macron si trova così per la prima volta al centro di un’inchiesta che sarebbe stata aperta a novembre. L’accusa da parte della Procura finanziaria nazionale (Pnf) sarebbe di “favoritismo” e “finanziamento illecito della campagna elettorale”. Le indagini riguarderebbero i legami tra il presidente francese e la società McKinsey a cui il presidente avrebbe affidato incarichi pubblici in maniera illecita, in cambio di un sostegno economico occulto alla corsa elettorale. La Procura nazionale finanziaria ha confermato l’esistenza di due fascicoli, uno per falsificazioni dei bilanci della campagna e l’altro per “favoritismo”, reato previsto dal codice penale francese ed equivalente alla nostra turbativa d’asta.
Le inchieste sarebbero due, aperte il 20 e il 21 ottobre, sempre dalla Procura nazionale della Finanza (Pnf), le inchieste sarebbero sempre relative alle “condizioni per l’intervento delle società di consulenza nelle campagne elettorali del 2017 e del 2022”, come ha affermato il procuratore Jean-François Bohnert dopo le rivelazioni del Parisien.