Pd

Vale di meno il fatto che io non sia del Pd, perché di fatto sono vicino, ma vale molto di più il fatto che” il sindaco e il segretario di partito “sono due lavori incompatibili: il segretario del Pd è in giro per l’Italia tutto il giorno”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala , a margine delle celebrazioni per il 162esimo anniversario del corpo della polizia locale, all’Arena Civica di Milano, smentisce le ipotesi di un suo possibile incarico alla guida dei dem, dopo Enrico Letta. Proprio sull’idea di Letta, di cambiare nome e simbolo al partito, Sala dice: “Credo sia l’ultimo punto di un percorso che deve nascere ben prima e sui contenuti, e non guardando come sento dire a molti ai 5 Stelle o al Terzo Polo. Lasciatemi dire, in prima istanza, non bisogna guardare né agli uni, né agli altri, ma alle proprie idee”. E poi, osserva, “è stata una sconfitta cocente”, quella del Pd alle elezioni politiche? “Sì, ma partendo da un 19%. Per cui, anche qui, c’è una depressione totale che io capisco fino ad un certo punto. Forse perché a me piace lottare anche quando le situazioni non sono facili”. L’auspicio, quindi, è che “il Pd guardi ad una linea che sia la linea del partito, se riesce ad identificarla. Poi arriveranno le alleanze, il nome e il simbolo. Ma in questa sequenza”.

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