Siamo a un punto di non ritorno: Luigi Di Maio ha pianificato la sua uscita dal Movimento Cinquestelle”. Lo spiega Michele Gubitosa, uno dei cinque vicepresidenti del Mo5s, in un’intervista alla Stampa parlando dello scontro con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sull’invio di armi a Kiev. “C’e’ un nuovo corso che sta cercando di rifondare il Movimento. Conte ha avuto il consenso del 95% degli iscritti, ma evidentemente c’e’ qualcuno che, abituato a fare il capo politico quando era il solo a decidere, non riesce ad accettare che oggi il Movimento abbia una struttura democratica e dei luoghi in cui vengono condivise le linee – prosegue – E’ inaccettabile il fango che getta sul Movimento. Il M5s non e’ stato mai anti-atlantista”. Secondo Gubitosa “e’ gravissimo che un ministro inventi falsita’ sulle linee del suo partito e poi critichi quelle linee che lui stesso inventa. Fa tutto da solo – prosegue – La cosa grave e’ che il ministro faccia allarmismo: pur di portare avanti una guerra personale contro i leader del partito ha creato un allarme nazionale dicendo che l’Italia e’ in pericolo. Puo’ un ministro degli Esteri mettere in mezzo la sicurezza degli italiani pur di portare avanti una sua battaglia politica perche’ non ottiene cio’ che vuole?”. “Nelle ultime 24 ore da vicepresidente del M5s mi sto domandando se possiamo ancora consideralo un ministro in quota Cinquestelle”,

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