Segui la diretta dell conferenza stampa di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, e Olivér Varheliy, Commissario europeo per il Vicinato e l’allargamento.

“Oggi abbiamo adottato la raccomandazione al consiglio di dare all’Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all’ingresso nell’Unione”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dopo la riunione del collegio. “L’Ucraina ha chiaramente dimostrato l’aspirazione e l’impegno del Paese di essere all’altezza degli standard europei. L’Ucraina è una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un’amministrazione eccellente. L’Ucraina ha mostrato di avere un livello di deficit solido prima della guerra, ha già compiuti passi importanti per essere un’economia di mercato funzionale”, ha spiegato. “Sulla Moldavia raccomandiamo che il Consiglio europeo le conceda una prospettiva europea e lo status di candidato”, ha annunciato la presidente della Commissione Ue. Molto è stato fatto ma molto lavoro resta ancora da fare per l’ingresso dell’Ucraina in Europa. “Ad esempio sulla stato di diritto, la giustizia, la lotta alla corruzione e la rimozione del potere degli oligarchi sull’economia”, ha sottolineato.

“Raccomandiamo al Consiglio europeo di concedere una prospettiva europea alla Georgia ma di valutare se il Paese rispetta una serie di condizioni prima di concedergli lo status di candidato”, ha detto ancora Ursula von der Leyen al termine del collegio dei commissari.

“Zelensky ci ha detto che, anche senza il percorso europeo, le riforme” chieste da Bruxelles “sono ritenute comunque necessarie – ha detto ancora la presidente della commissione von der Leyen in conferenza stampa indossando un completo evocativo, con giacca gialla e camicia blu -. Sull’Ucraina abbiamo un messaggio chiaro: si merita una prospettiva europea e deve ottenere lo status di candidato tenendo presente che c’è ancora da lavorare. Il popolo ucraino ha mostrato si essere pronto a morire per il sogno europeo”.

“Si può anche andare indietro nel processo d’ingresso nell’Ue se le riforme arretrano”, ha spiegato von der Leyen. “Il processo è basato sul merito, abbiamo dettagliato cosa si deve fare. L’Ucraina ad esempio ha fatto molto negli ultimi 8 anni. Ora si sa molto chiaramente quali sono le riforme da fare per andare avanti e sta ad ogni Paese decidere quanto velocemente vuole procedere”, ha sottolineato.

“Oggi è una giornata davvero storica – ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la raccomandazione della Commissione al consiglio Ue -: l’Ucraina ha sentito contemporaneamente il sostegno di quattro potenti Stati europei. E in particolare il sostegno al nostro movimento verso l’Unione Europea”. “Tutti i leader capiscono perché i negoziati per porre fine alla guerra non sono in corso. Esclusivamente a causa della posizione della Russia, che sta solo cercando di intimidire tutti in Europa e continuare la distruzione del nostro Stato. Non vogliono cercare una via per la pace. Continueremo a combattere fino a quando non garantiremo al nostro Stato la piena sicurezza e integrità territoriale”, ha aggiunto Zelensky.

La candidatura dell’Ucraina per l’adesione all’Ue richiede “l’attenzione acuta della Russia, dato il rafforzamento dell’elemento di difesa dell’Unione Europea”: così il portavoce del Cremlino Dritri Peskov dopo il via libera della Commissione Ue allo status di Paese candidato per l’Ucraina.

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