Renzi apre a Salvini sul disegno di legge Zan? Biti: "Incomprensibile". Zan: "Ho i brividi all'idea"

La posizione di Matteo Renzi sul disegno di legge Zan scatena una vera e propria bufera. Tra i tanti commenti c’è quello di Caterina Biti, vicepresidente del gruppo Pd al Senato, che in un’intervista al Corriere della Sera ha detto: “La mossa di Italia viva sul disegno di legge Zan ci lascia davvero perplessi”.

Poi il commento è rivolto a Renzi: “Pur restando la stima nei suoi confronti, questa linea è incomprensibile. Stiamo parlando di una legge che è stata approvata a larga maggioranza a Montecitorio, lo scorso 4 novembre, e che soprattutto è stata votata da Italia viva”.Biti spera che non sia una mossa per aprire al dialogo con Salvini: “Molti parlamentari di Italia viva – spiega – vengono dal mio stesso partito, non credo sarebbero a loro agio. Spero si rendano conto che Salvini vuole affossare questa legge, inscenando un ostruzionismo senza precedenti con il presidente-relatore Andrea Ostellari”. Sui numeri, Biti aggiunge: “Noi ci auguriamo che Italia viva voti con noi. Abbiamo lottato assieme a loro, al M5S, a Leu e alle Autonomie per incardinare il testo prima in commissione e poi in Aula. La destra ha provato a ingolfare i lavori in commissione con ben 170 audizioni. Ci rendiamo conto? Confido che Iv non torni indietro e ci aiuti, altrimenti si fa il gioco del centrodestra che questa legge non la vuole. Ma è una legge urgente di cui il Paese ha fortemente bisogno”.

Il commento di Alessandro Zan

Duro anche il commento di Alessandro Zan, che ai microfoni di The Breakfast Club su Radio Capital, ha detto: “Voglio escludere che nelle parole di Renzi si celi un accordo con Salvini, ho i brividi all’idea che ci sia. Una legge che tutela dai crimini d’odio non si può barattare con un accordo di potere. Renzi vuole essere protagonista di una mediazione, ma rischia di far saltare la legge. La destra invece vuole solo decapitarla. Paura che la legge non venga approvata? Intanto, andiamo in aula dalla commissione giustizia e incrociamo le dita. Poi leggiamo gli emendamenti dei partiti. Nel Pd ci sono dubbi e perplessità su alcuni punti, ma siamo compatti. Se Italia Viva vota compatta, in Senato ci sono i numeri”.

Potresti leggere

Province, si ritorna al vecchio modello nel 2023

“Conto che questo 2023 sia l’anno dell’avvio dell’autonomia e della reintroduzione della…

La Russa sulla risposta alle Belve: “E’ comune per un padre volere che il figlio gli somigli”

“Omofobo? Credevo che avrebbe colpito la notizia che non ho piu’ il…

Governo: oggi bilaterale Draghi-von der Leyen a Praga

A quanto si apprende da fonti di Chigi, il premier Mario Draghi…