Il fronte comune della condanna della guerra in Ucraina, e della ricerca di soluzioni, a partire dalla crisi del grano, che diano primi segnali di un percorso verso la pace. Ma anche il coordinamento per la stabilizzazione della Libia.
La collaborazione sul gas. Il futuro dei rapporti con l’Europa. Il vertice tra Italia e Turchia, a dieci anni dall’ultimo incontro intergovernativo, è per Mario Draghi sì l’occasione per rinsaldare il rapporto tra due paesi “partner, amici alleati”, ma anche per lanciare un avvertimento sui migranti all’amico Erdogan, alla Grecia, e all’Europa: gli sbarchi, che sono triplicati proprio sulla rotta orientale, oramai hanno raggiunto “il limite” anche per un paese aperto e accogliente come l’Italia.
Il vertice intergornativo tra Italia e Turchia “indica la volontà comune di rafforzare la collaborazione: Italia e Turchia sono partner, amici alleati”, ha detto Draghi al termine dell’incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Italia e Turchia hanno firmato 9 accordi per “rafforzare la cooperazione”, ha riferito Erdogan. Il presidente turco ha fatto sapere che l’obiettivo per quest’anno è arrivare a un’interscambio economico di 25 miliardi di dollari.”C’è la volontà comune di rafforzare la partnership tra Italia e Turchia, i due paesi lavorano insieme per una pace stabile e duratura” .Lo afferma Mario Draghi nel corso della conferenza stampa al termine del vertice. Draghi ha anche auspicato un rapido sblocco del trasporto delle derrate alimentari. Il premier ha tra l’altro ricordato i legami storici tra Italia e Turchia, primo partner commerciale nell’area del medio oriente.