condanna vincenzo de luca

Italia “è il chiacchierificio più grande al mondo” con “i disastri ambientali” diventanti “una sorta di liturgia”. E’ un Vincenzo De Luca che, come al solito, non si risparmia e dopo la strage di Ischia attacca a testa bassa il modus operandi che si registra ogni volta che avviene una tragedia. “Come sempre capita in Italia quando c’è una frana, una valanga di fango, nel nostro Paese la tragedia si raddoppia, dopo la valanga di fango c’è quella della demagogia e delle chiacchiere al vento” dichiara il governatore della Campania nella consueta diretta Facebook del venerdì.

“Se andate e vedere i servizi tv sul dopo terremoto del 2017 a Ischia o sulle alluvioni come nelle Marche troverete quasi le stesse frasi – spiega – Ormai questa dei disastri ambientali è diventata una sorta di liturgia, un rito ormai codificato, la ricerca dello scandalo, l’intervista agli angeli del fango, chi non ha fatto cosa, i soldi non spesi. E’ una liturgia insopportabile e non c’è nessuno sforzo far capire quali sono le ragioni dei disastro, le cause dei ritardi, i problemi veri”.

De Luca attacca anche l’ex sindaco di Casamicciola, Giuseppe Conte (primo cittadino negli anni ’90), per la mail inviata quattro giorni prima della tragedia che ha provocato poi 11 vittime, una persona ancora dispersa e centinaia di sfollati. Durissime le parole del governatore: “Mi è capitato di vedere una intervista ad un ex sindaco di Ischia che aveva mandato 4 giorni prima un fax a tutto il mondo con cui comunicava che il territorio era fragile e che era da mettere nel conto il tramonto del sole. Non credo che l’ex sindaco avesse un filo diretto con il Padreterno. Qualcuno perché non ha chiesto all’ex sindaco se ha mai fatto abolire una casa abusiva?“.

Poi attacca il commissario di Governo: “Andava fatta una domanda al commissario di Governo su perché non ha varato il piano di protezione civile. Provate a ricostruire la scena – aggiunge- negli uffici del Comune arrivano centinaia di fax e segnalazioni che poi arrivano al protocollo che le invia alle direzioni competenti. Ho appreso anche io dai giornali che quei territori al di sotto della montagna era zona bianca, edificabile. La domanda che andava fatta era: e tu perché dieci anni fa non hai fatto la classificazione del territorio e deciso quale era la zona edificabile e quale con vincolo?”.

Infine attacca nuovamente i media: “Posso dirvi che già adesso le notizie su Ischia sono a pagina 10 sui giornali, fra un’altra settimana, dopo che avremo celebrato anche i funerali delle vittime, il problema di Ischia scomparirà come è accaduto dopo il terremoto del 2017 e dopo altre alluvioni”. 

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