Intervista a Iva Zanicchi

È un bellissimo periodo per la poliedrica Aquila di Ligonchio. Ha da poco festeggiato i 60 anni di carriera con il seguitissimo show “D’Iva”, in onda su canale 5 e seguito da due milioni di telespettatori. La vedremo inoltre partecipare tra pochi giorni alla 72ma edizione del Festival di Sanremo con una canzone dal titolo passionale: “Voglio Amarti”, un brano che era chiuso in un cassetto, ma indimenticabile dal primo ascolto.

Intervista a Iva Zanicchi

Un paio di anni fa ci aveva riprovato ma la canzone non era piaciuta, quest’anno ce l’ha fatta e parteciperà al Festival. Che sensazione ha avuto quando ha saputo di essere stata scelta?
Appena l’ho saputo ho provato una grande soddisfazione. Amadeus dopo averla ascoltata mi ha detto solo che eravamo sulla buona strada , che la canzone gli piaceva. Il brano è classico ma arrangiato in modo stupendo da Celso Valli che gli ha dato un tocco moderno. E’ una di quelle canzoni che secondo me possono durare nel tempo.

Come è avvenuta la scelta del brano “Voglio amarti” ?
È stata scritta da un mio amico che si chiama Italo Janne che tra l’altro ha scritto anche la mia ultima vittoria di Sanremo “Ciao cara come stai”. Oltre che per me ha scritto tantissime canzoni di successo. E’ una persona d’oro, a cui io sono molto affezionata. L’estate scorsa ci siamo sentiti ed io gli ho chiesto di mandarmi una canzone e che se mi fosse piaciuta l’avrei inserita nel mio prossimo disco. Quando me l’ha mandata a me è piaciuta subito.
Durante le due puntate dello show “D’Iva”, in cui in ogni puntata presentavo un brano nuovo, mi è venuta in mente questa canzone e l’ho fatta ascoltare al batterista Beppe Basilio. A lui è piaciuta subito ma mi ha sconsigliato di presentarla durante la trasmissione e di portarla a Sanremo, ha insistito talmente tanto che mi ha convinta. Così ho mandato il brano ad Amadeus , il quale in quel momento non mi ha detto nulla . Dopo un po’ di giorni mi ha chiamata e senza anticiparmi niente mi ha consigliato di guardare il telegiornale la sera stessa, in quel momento ho capito che aveva scelto la mia canzone.

Dev’essere veramente fantastica questa canzone se tutti al primo ascolto si innamorano
Quest’anno ci sono delle canzoni bellissime al Festival , sarà dura. Io non le ho sentite, ma mia figlia le ha ascoltate tutte perché lei è la mia discografica. Da un anno ha aperto un’etichetta dopo aver fatto per 25 anni la mamma. Io adesso sono comandata a bacchetta da lei capito? (ride)

Certo deve aver respirato aria di musica sin da piccola
E si, suo nonno era Giovanni Battista Ansoldi che negli anni ’60 fondò la casa discografica RI-FI e lei dopo il nonno e il papà prosegue con la tradizione di famiglia.

Per quanto riguarda il look e si farà seguire da uno stilista estroso come la sua collega Orietta?
Io sono andata addirittura dal più classico dei classici, un atelier di Parma che veste il mondo della lirica. Mi ha confezionato degli abiti sobri ma belli, prevalentemente neri, con dei tessuti preziosi e dei dettagli importanti

Il successo della Berti nella scorsa edizione di Sanremo l’ha incoraggiata a partecipare?
Il suo successo mi ha fatto molto piacere, ma quello che è successo a Orietta non succederà mai più. Il Festival le è stato di aiuto per poi affrontare quella bella avventura che è venuta dopo con Fedez e Lauro. Non è facile ripetere una cosa così, direi quasi impossibile. Io comunque sono una solista, preferisco cantare da sola solitamente, anche se però per quest’estate ho un’idea formidabile, perché un cantautore molto talentuoso: Daniele Ronda , mi ha portato un pezzo che è la fine del mondo e sarà una bella sorpresa proprio come il titolo del brano “una bella sorpresa”.

Per la prima volta nella storia il Festival di Sanremo 2021 si è svolto senza la presenza del pubblico, che effetto Le ha fatto?
Spero che questo anno sia pieno di gente perché a me solo l’ idea di cantare in un teatro vuoto mi fa rendere la metà della metà. Io ho bisogno di sentire il calore del pubblico, che può anche dissentire, ma che ci sia è fondamentale. Altrimenti è come cantare sotto la doccia

È reduce dello show che Canale 5 le ha dedicato D’Iva che sensazioni le ha lasciato?
È stata un’esperienza bellissima, una cosa che desideravo da anni, ritrovarmi in uno studio con degli amici, con dei colleghi , con dei bravissimi musicisti e un maestro che dirige. Tutto rigorosamente dal vivo. E’ stato bello potersi esprimere, poter raccontare anche delle sciocchezze, ho raccontato delle barzellette, ho raccontato della mia vita. Bellissimo davvero, io mi sono divertita tanto.

Che consiglio darebbe oggi un giovane che volesse intraprendere la carriera di cantante, dovrebbe per forza partecipare ad un Talent?
Ai miei tempi c’erano i concorsi più o meno famosi come quello di Castrocaro, da cui tutti hanno iniziato. Adesso ci stanno i talent ma bisogna saperli scegliere. Per esempio se si sceglie un talent dove c’è una scuola , dove insegnano, non può che fare bene. Non bisogna però mai illudersi troppo perchè poi quando si esce da lì non sono tutte rose e fiori. Serve molta determinazione , non bisogna arrendersi mai. È dura in tutti campi oggi , ma nel mondo dello spettacolo forse di più perché ogni volta è un nuovo esame.

Il complimento più bello che ha ricevuto?
Il complimento più bello me l’ha fatto mio nipote che ha 23 anni. Un giorno gli ho detto: amore, lo so che tu ami altri generi, ti sento che ascolti altri tipi di musica. E lui mi ha risposto: si, è vero io ascolto altre canzoni , ma visto che ho la fidanzata se devo ballare un lento e stringere la mia ragazza io ballo con la tua canzone. Questo è il bel complimento che potessi ricevere.

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