Il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebitov, pubblica sui social un video e alcune foto relativa a un’auto sulla quale erano in fuga i componenti di una famiglia, uccisi dai soldati russi mentre cercavano di lasciare un villaggio nei pressi della capitale. L’episodio è accaduto a metà marzo ed è stato denunciato ora dopo il ritrovamento dell’auto e dei corpi, poco distanti, di cinque persone: tre donne, un ragazzo e un bambino di 2 anni. “Gli occupanti hanno sparato a una famiglia con un BMP (un veicolo da combattimento corazzato, ndr.)” scrive Nebitov.

“Questo è un altro omicidio di massa da parte dei militari russi registrato nella regione di Gavron, vicino a Makariv”, a ovest di Kiev, afferma Nevitov. “La famiglia ha tentato di scappare dal villaggio occupato quando l’aggressore ha aperto il fuoco su un’auto civile con bandiere bianche e la scritta ‘bambini‘. La tragedia è avvenuta a metà marzo. L’altro giorno, mentre presidiava il territorio, la polizia della regione di Kiev ha trovato l’auto distrutta e i cadaveri. Tra le vittime un bambino di 2 anni, due donne, una nonna e un adolescente di 14 anni. Il conducente con ferite gravi è stato portato in ospedale”. Dalle immagini girate dalla polizia si vede la carcassa dell’auto, con la carrozzeria crivellata di colpi, i vetri infranti, i fazzoletti bianchi legati agli specchietti. A terra la scarpina di un bimbo e una felpa, tra i sedili un passeggino.

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