Una lenta agonia prima del decesso, avvenuto tra le 14 e le 14,30. Elena Del Pozzo uccisa con almeno undici coltellate ma non la morte non è stata immediata. E’ quanto emerge dai primi esiti dell’autopsia eseguita venerdì pomeriggio sul corpo della bimba che a luglio avrebbe compiuto 5 anni, ammazzata dalla madre Martina Patti, che ha confessato il delitto, nei giorni scorsi a Mascalucia.

“Dalle anticipazioni del medico autoptico si può dire sin d’ora che i colpi sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina (non ancora trovato) e che sono più di undici” dichiara il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Uno solo fendente, aggiunge il procuratore, è stato letale “perché ha reciso i vasi arteriosi dell’arteria succlavia, ma la morte non è stata immediata. Il decesso è intervenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13”.

Intanto il gip di Catania Daniela Monaco Crea ha appena convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere per Martina Patti. I reati contestati alla donna sono di omicidio premeditato e pluriaggravato e occultamento del cadavere. La donna, difesa dall’avvocato Gabriele Celesti, ieri davanti al gip ha ammesso di aver ucciso la figlia e di aver fato tutto da sola.

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