coprifuoco

Una complicata opera di mediazione all’interno della variegata maggioranza di governo per arrivare ad un punto e portare, dopo la Cabina di regia iniziata alle 16, un decreto da approvare senza alcun nodo politico rimasto sospeso nel Consiglio dei ministri in programma in serata.

È l’obiettivo del premier Mario Draghi che ha accelerato i tempi per il varo del nuovo decreto sulle riaperture. I punti chiave sono quelli di arrivare con gradualità alla riapertura del Paese.

Si parte dal coprifuoco, uno dei temi più spinosi tra le forze di centrodestra, ma anche 5 Stelle e Italia Viva, che puntano al ‘tutto subito’, e il Partito Democratico e il ministro della Salute Roberto Speranza più cauti. L’indirizzo che ha prevalso è stato quello di iniziare con delle modifiche che porteranno alla cancellazione di una delle misure più chiacchierate e controverse. Il piano è infatti quello di posticiparlo dalle 22 alle 23 a partire già da mercoledì, 19 maggio. Lo spostamento della lancetta di un’ora in avanti sarà valido nelle Regioni in zona gialla dall’entrata in vigore del decreto. Coprifuoco che verrà spostato alla mezzanotte dal 7 giugno, con l’eliminazione completa dal 21 giugno. Ma, come fanno notare fonti di Palazzo Chigi, in zona bianca il coprifuoco non è previsto: già dalle prossime settimana diverse Regioni potranno ambire a passare nella fascia di rischio con minori restrizioni.

Accordo raggiunto invece tra governo e Regioni sulla modifica dei parametri che permettono alla cabina di regia e al ministro Roberto Speranza di decidere i colori e le fasce dei vari territori. Col nuovo decreto si terrà conto infatti dell’Rt ospedaliero, che evidenzia i ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive invece dei nuovi contagiati, oltre all’incidenza dei casi su 100mila abitanti.

Quanto al cronoprogramma delle riaperture, la prospettiva è quella della riapertura dei centri commerciali già dal prossimo fine settimana del 22-23 maggio, mentre per quanto riguarda bar e ristoranti si discute sulla possibilità di riaprire al chiuso sia a pranzo che a cena, in zona gialla e a partire dal primo giugno. Torna anche il caffè al banco del bar.

Altro tema forte è quello del wedding: per i matrimoni il via libera a banchetti e feste sarà dal 15 giugno, ma con green pass per gli invitati: sarà però il Cts, il Comitato tecnico scientifico, a dare indicazioni sul numero massimo di partecipanti ai matrimoni, modulando le indicazioni a seconda che le feste si svolgano al chiuso o all’aperto. Gli invitati dovranno esibire un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, il certificato di avvenuta guarigione o di vaccinazione.

Il dl che andrà stasera in Consiglio dei ministri prevede la riapertura dal primo luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, mentre è doccia fredda per le discoteche: sia quelle all’aperto che al chiuso resteranno chiuse.

Quanto allo sport, la palestre riapriranno al pubblico il prossimo 24 maggio, mentre per le piscine al chiuso, terme e centri benessere la riapertura è prevista il primo luglio. Secondo la stesso cronoprogramma l’apertura dei parchi tematici è prevista il 15 giugno.

Riapertura anticipata al 24 maggio anziché al primo giugno come precedentemente previsto per le palestre.

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