E’ giallo a Torre Annunziata dopo il ritrovamento in mare del cadavere di un uomo con una profonda ferita alla testa e con un cappio al collo legato a una pesante pietra, nel tentativo di farlo affondare e mai più ritrovare. La scoperta nel pomeriggio di domenica 26 febbraio, intorno alle 17, quando alcuni pescatori si sono resi conto di un corpo che galleggiava in acqua nella zona nota come delle Sette Scogliere, nel comune in provincia di Napoli.

Il corpo dell’uomo, di un’età apparente tra i trenta e i quarant’anni, non è stato ancora indentificato dai carabinieri che indagano per omicidio nel fascicolo che il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso ha assegnato al pm Giuliano Schioppi. Negli abiti non aveva documenti di riconoscimento ma sul cadavere sono presenti alcuni tatuaggi, tra cui due sulla mano sinistra. I militari sono al lavoro in queste ore per capire anche se nelle ore precedenti fosse stata denunciata la scomparsa di una persona compatibile con quella ritrovata senza vita in mare da due pescatori.

Da una prima analisi sul corpo, è emersa una profonda ferita alla testa probabilmente causata da un oggetto contundente. Sul resto del corpo non sarebbero presenti ferite provocate da coltellate o da colpi d’arma da fuoco. Ma sarà l’autopsia, predisposta dalla Procura nei prossimi giorni, a chiarire le cause del decesso e a fornire ulteriori particolari agli investigatori.

A lavoro i carabinieri della sezione Scientifica che hanno effettuato rilievi sulla spiaggia dove a largo è stato trovato il corpo dell’uomo.

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