Berlusconi

– In vista della formazione del novo governo “è importante che Forza Italia sia determinante sul piano dei numeri, ma ancora più determinante è la nostra funzione politica. Essere determinanti non significa ovviamente assumere un atteggiamento ricattatorio: non è nel nostro stile e non ce n’è bisogno perché i rapporti con gli alleati sono improntati a grande correttezza politica e cordialità personale”. Così il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, in un’intervista a Il Giornale. Su quali consigli si sente di dare a Meloni, dice: “Giorgia non ha bisogno dei miei consigli. Ha la determinazione e la lucidità necessarie per guidare il Paese in un momento così difficile. Noi naturalmente saremo al suo fianco, io personalmente sarò al suo fianco quando sarà utile farlo nell’interesse del Paese”. Quanto agli obiettivi, Berlusconi ribadisce che “la priorità assoluta oggi è evitare una spirale di inflazione e recessione che avrebbe un costo sociale altissimo. Per questo, per esempio, è vitale che lo Stato si faccia carico di bloccare il prezzo dell’energia e di riportarlo il più vicino possibile ai livelli pre-crisi, prima che diventi insostenibile per le famiglie e per le imprese. Se si può giungere a questo evitando di ricorrere a un ulteriore scostamento di bilancio sarebbe naturalmente molto meglio, ma questo possono dircelo soltanto i tecnici del ministero dell’Economia”. Inoltre “l’attuazione del Pnrr non può subire battute d’arresto. Sono risorse essenziali per fare ripartire l’Italia”. BERLUSCONI afferma che “il nostro sarà un governo politico che, tuttavia come il precedente, non rinuncerà a chiamare a raccolta le energie migliori del Paese. Alla guida dei ministeri dovranno andare persone che abbiano dimostrato concretamente di saper realizzare gli obbiettivi che si prepongono. Se saranno espressione dei partiti della coalizione questo garantirà un migliore raccordo fra l’attività di governo e quella della maggioranza che lo sostiene”. Sulle polemiche legate alla nomina di Salvini, il leader di Fi osserva: “non credo che faccia del ministero dell’Interno una questione personale. Credo che invece voglia la garanzia di una politica sull’immigrazione ferma e coerente”. Infine, quanto alle richieste di Forza Italia sui ministeri e sui vertici delle Camere, chiosa: “Non esistono liste della spesa di Forza Italia. Posso dire solo due cose, in astratto, sul piano metodologico. La prima è che, a differenza di quanto si legge, non esistono, non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno. Se questo accadesse – ma non è il caso nostro – non lo potremmo mai accettare. La seconda è che non procederemo con il manuale Cencelli in uso nella Prima Repubblica per spartire i posti di governo secondo i pesi delle singole forze politiche”.

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