Lacrime e tanta incredulità ai funerali della giovane Carlotta Grippaldi, la maestra di sci di 27 anni morta lo scorso 13 agosto a Briancon, piccolo comune francese ai piedi delle Alpi. Morta dopo essere stata colpita da una persiana che si è improvvisamente staccata da un’abitazione al secondo piano nel centro cittadino dove si trovava in vacanza. Una tragedia assurda, che lascia sgomenti e che ha gettato nello sconforto familiari e amici della giovane che da poco aveva iniziato a lavorare per la Lavazza dopo aver completato gli studi alla facoltà di economia e commercio dell’Università di Torino e dopo aver ottenuto, nel 2020, un master in marketing, omnichannel sales & digital management.

Erano in centinaia questa mattina, giovedì 18 agosto, nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie, alla Crocetta, dove alle 11.30 si sono svolti i funerali di “Totta” così come veniva chiamata dalle persone più care. Il rito è stato officiato dal parroco, mons. Guido Fiandino, vescovo ausiliare emerito della diocesi di Torino che ha provato a confortare i genitori Vito e Teresa e la sorella Francesca con una poesia di Sant’Agostino: “Se mi ami non piangere! Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti se mi ami”.

Commovente la lettera letta dal papà di Rebecca, amica del cuore di Carlotta, partita nei giorni scorsi per Singapore e riportata in  un articolo dal Corriere della Sera, edizione Torino. “Cara amica mia. Ci dicevamo sempre che non importava il dove e il quando, ma che ci saremmo sempre state. Pochi giorni prima di partire, ti dissi che sarei stata via 4 mesi. A te sembravano troppi. Ora come la mettiamo?“. E poi ancora: “I sorrisi e gli abbracci profondi e quella leggerezza e delicatezza che ti contraddistingue sempre. Amica mia mi mancherai, e mi mancheranno le corse al parco e gli allenamenti”.

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