Conte non è il presidente del Movimento 5 Stelle

Ancora una volta in Cinque Stelle non sono pervenuti. E poco importa se in questa circostanza si parla di elezioni amministrative che riguardavano 971 comuni italiani di cuoi 26 capoluogo e quattro capoluoghi di regione (Genova, Catanzaro, Palermo e L’Aquila). Dalle elezioni Europee del 2019 ad oggi, il partito di Beppe Grillo e Giuseppe Conte è in un tracollo continuo. Tracollo (6% a Palermo, 4% a Taranto e 1% a Padova, dove invece il centrosinistra) che questa volta sembra quasi toccare il fondo anche perché in molte città i Cinque Stelle non si sono proprio presentati (vedi Parma), in altre invece sono andate in accoppiata con il Pd.

Il presidente Conte ammette la debacle e annuncia da domani “un percorso di completamento dell’azione politica e di organizzazione interna anche per quanto riguarda le articolazioni territoriali“. In una conferenza stampa nella sede del Movimento a Roma, l’ex premier associa la mazzata di queste amministrative ai ritardi su questa organizzazione sui territori, “un rallentamento dovuto anche a vicende esogene e a resistenze interne. Anche per le ‘Quirinarie‘ che oggettivamente ci hanno rallentato nel percorso” .

Dopo il voto di protesta degli anni scorsi contro i vecchi partiti politici e quello per il reddito di cittadinanza che portò il partito a racimolare migliaia di preferenze soprattutto al Sud, per Conte “le amministrative sono sempre tabù per il M5s, è un po’ una costante. Abbiamo avuto in passato fiammate importanti a Roma e Torino, per il resto non è stato inusuale prendere percentuali basse alle amministrative e poi balzare al 30% nelle successive elezioni politiche. Non sono qui però per nascondermi dietro la costante storica: i dati che emergono, aspettando i definitivi, non ci soddisfano. Non possiamo cercare giustificazioni di comodo”.

Stando all’autocritica di Conte “c’è incapacità nell’intercettare le sofferenze dei cittadini. Ora dovevamo entrare nella fase 2 per una ricostruzione e una presenza organica sui territori ma siamo in ritardo, non abbiamo ancora costituito i gruppi e i delegati territoriali”.

“Dobbiamo ripartire con umiltà, rimboccarci le maniche e ripartire dalla forza dei nostri principi e valori” aggiunge Conte che poi si rifugia nella retorica: “Durante la campagna elettorale ho girato in lungo e in largo l’Italia e ho incontrato molte persone che hanno dimostrato grande attenzione per le nostre battaglie sulle armi, sull’ambiente e sulle politiche di welfare. E ho toccato con mano tantissima sofferenza. Quella sofferenza mi preoccupa”.

Potresti leggere

Caso Mastursi, assolto il giudice Scognamiglio

ottava sezione penale del tribunale di Roma ha assolto dall’accusa di induzione…

Centrodestra, la resa dei conti prima delle elezioni. Salvini: “Premier chi avrà un voto in più”

“Meno tempo si passa a litigare e meglio è, sceglieranno gli italiani,…

Bonaccini apre a M5s e Terzo Polo

Il Pd non può pensare di fare alleanze in condizioni di debolezza…