Silvio Berlusconi sul Green Pass: "Una misura di buon senso, minoranza irrilevante che contesta"

Dopo molto tempo, l’Italia ha un ministro della Giustizia di cultura liberale e garantista”, una cultura “profondamente affine alla nostra”. “Questa è una buona notizia per il Paese, per il governo, per tutti gli italiani, di tutte le parti politiche”. Con un video postato sui social di primo mattino dal titolo ‘Vogliamo una giustizia giusta, ecco perché votare Fi’, Silvio Berlusconi scende in campo a difesa dell’ex pm Carlo NORDIO, eletto nelle fila di Fdi e fortemente voluto da Giorgia Meloni a Via Arenula, in questi giorni al centro di forti polemiche per le sue proposte di riforma del sistema giudiziario e l’uso delle intercettazioni. Il Cav si schiera con il Guardasigilli confermandogli piena fiducia (”Noi di Forza Italia sosterremo l’azione del ministro NORDIO con assoluta convinzione”), assicurando che le sue proposte di riforma ”trovano un significativo consenso anche oltre il perimetro della maggioranza”. L’ex premier rispolvera l’arma del pericolo delle toghe rosse, se la prende con certi magistrati politicizzati, in particolare lancia il suo affondo contro quei giudici eletti in Parlamento con i 5 stelle. Prima garantisce che “l’obiettivo non è certo un conflitto fra politica e magistratura”, perché le “nostre riforme sono per i cittadini, non contro i magistrati” per poi sparare alzo zero contro le correnti: ”Certo”, le riforme volute da Fi “incontrano l’ostilità di alcuni settori politicizzati della magistratura. Alcuni di questi magistrati sono passati direttamente dai loro uffici giudiziari alle aule del Parlamento, nelle file dei Cinque Stelle. Questo dimostra quanto poco quei magistrati potessero essere imparziali”. “Altri loro colleghi e amici -avverte- sono rimasti nelle correnti di sinistra dell’ordine giudiziario. Ma noi sappiamo che la gran parte della magistratura è sana, è corretta, svolge il suo compito con imparzialità e con profondo senso dello Stato. Noi -promette il leader azzurro- vogliamo valorizzare la professionalità dei magistrati seri, quelli che fanno le inchieste senza calpestare la dignità e la libertà dei cittadini, quelli che giudicano senza essere condizionati da preclusioni ideologiche o da calcoli di carriera”. Berlusconi dice la sua sulle intercettazioni: ”Noi sappiamo benissimo che in alcuni casi le intercettazioni sono uno strumento di indagine necessario. Nessuno ha mai pensato di impedirne o di limitarne l’utilizzo per le indagini di mafia o di terrorismo.

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