Ucciso a 20 anni mentre era in auto, raggiunto da almeno due dei cinque proiettili esplosi da chi è entrato in azione. E’ morto così Andrea Gaeta, 20 anni, figlio di Francesco Gaeta, detto ‘spaccapalline’ e attualmente in libertà, ritenuto dagli investigatori uno degli elementi apicali della criminalità organizzata attiva nel Foggiano e da diversi anni a questa parte sempre più ‘rumorosa’, con agguati eclatanti che hanno fatto registrare dall’inizio del 2022 già dieci morti ammazzati in tutta l’area del Gargano.

Geeta, titolare di una ditta di autotrasporti, è stato ucciso intorno all’una di notte di sabato 3 settembre in via Saragat a Orta Nova, nel Foggiano. Aveva piccoli precedenti penali ed era alla guida della sua auto, una Bmw, quando è stato raggiunto dai proiettili al torace e al fianco esplosi da un altro mezzo.

Al momento gli investigatori escluderebbero l’ipotesi di un regolamento di conti nell’ambito della criminalità organizzata. L’omicidio rientrerebbe in dinamiche private.

Le indagini si starebbero infatti concentrando su un coetaneo con cui la vittima avrebbe avuto un litigio poco prima dell’omicidio. Il giovane sarebbe già stato identificato. A sollecitare l’intervento dei carabinieri è stata una telefonata anonima di una persona che aveva avvertito gli spari. Sul posto sono stati trovati cinque bossoli di piccolo calibro.

Diverse le persone ascoltate dai militari dell’Arma tra conoscenti e parenti della vittima. Acquisite anche le immagini del circuito di videosorveglianza presente nella zona.

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