02/06/2013 Roma, trasmissione televisiva In 1/2 ora, nella foto Roberto Fico M5S

Non si può pensare solo alla competizione in una fase così complessa, dobbiamo invece aggiungere idee, sommare le esperienze”. L’ex presidente della Camera Roberto Fico, intervistato da La Stampa, vede nel Pd spostato a sinistra con Elly Schlein una nuova opportunità di “cooperazione”. A suo avviso “è bene che il M5s e il Pd, su alcune tematiche come quelle che animavano il corteo di sabato, siano uniti”. Secondo Fico, “è chiaro che dai discorsi di Schlein ci siano affinità su tanti punti con il M5s. Dovremo però capire come si declineranno all’interno del partito”. Da dove riparte il dialogo fra ex alleati? “Dalle battaglie che più caratterizzano il nostro tempo: il salario minimo, le sperimentazioni sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione e una transizione ecologica integrale”. In passato è stato definito pontiere tra Pd e M5s. “Non mi piace la definizione di ‘pontiere’ – replica -, anche perché non credo che ce ne sia bisogno. Ho le mie idee che ho sempre portato nel Movimento. È chiaro che un asse con la destra non abbia ragione di esistere”.

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