E’ Ignazio La Russa il nuovo presidente del Senato con 116 voti. La presidente della seduta Liliana Segre, dopo aver proclamato il risultato delle elezioni, ha sospeso la seduta. La Russa è stato eletto con 116 preferenze su 186 votanti: la maggioranza richiesta era di 104 voti.
La Russa ne ha ottenuti 116, Segre 2, Calderoli 2, le schede bianche sono state 66. La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama. L’esponente di FdI ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa. Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione.
“Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito‘, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo”. Lo ha detto Ignazio La Russa aggiungendo di credere “che il Senato possa farlo, in vari modi: l’importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme”.
“Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità”.
“Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti”. Conclude così Ignazio La Russa il suo primo discorso da presidente del Senato suggellato da un lungo applauso.