Il padre della giovane donna iraniana morta mentre era sotto la custodia della polizia morale a Teheran, perché accusata di aver indossato scorrettamente il velo, ha accusato le autorità di mentire sulla morte della figlia.

Amjad Amini ha detto che i medici si sono rifiutati di fargli vedere Mahsa dopo il decesso: “Stanno mentendo. Stanno dicendo bugie. Tutto è una bugia… non gli importa quanto abbia implorato, non mi hanno permesso di vedere mia figlia”, ha detto alla Bbc Persia, ripreso dagli altri media internazionali.

L’uomo ha anche riferito che quando ha visto il corpo della figlia prima del funerale era completamente avvolto tranne il viso e i piedi, su cui c’erano lividi: “Non ho idea di cosa le abbiano fatto”, ha detto. Funzionari iraniani hanno affermato che è morta dopo aver subito un “attacco di cuore” ed essere caduta in coma, ma la sua famiglia ha affermato che non aveva problemi cardiaci, secondo Emtedad News, un media indipendente iraniano.

Lo scetticismo pubblico sul resoconto della sua morte da parte dei funzionari ha scatenato un’ondata di rabbia che si è riversata in violente proteste di piazza. ( Intanto sono 11 i morti nelle proteste di piazza seguite alla morte di Mahsa: sette manifestanti e quattro membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi secondo un nuovo rapporto ufficiale pubblicato oggi. I funzionari iraniani hanno negato qualsiasi coinvolgimento delle forze di sicurezza nella morte dei manifestanti.

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