Le carte bollate per dirimere una questione interna? “Una perdita di tempo ingiustificabile per il Movimento”. Parola di Steven Hutchinson, che, alla vigilia di una nuova udienza alla settima sezione civile del tribunale di Napoli per esaminare il ricorso del Movimento 5 stelle sulla sospensiva ottenuta da Hutchinson (insieme a Liliana Coppola e Renato Delle Donne) della validita’ del voto del 2021 che ha stabilito la leadership di Giuseppe Conte, all’AGI sintetizza le attese del guppo di ‘dissidenti’ interni alla compagine politica. “Non comprendiamo questa ostinazione – dice – ad agosto si poteva votare su Rousseau. Conte avrebbe potuto comunque essere eletto. E Conte potrebbe comunque essere rieletto. Quello che chiediamo e’ di rispettare lo Statuto che ci eravamo dati”. Quanto all’esito dell’udienza di domani, “noi siamo fiduciosi – anticipa l’attivista – la memoria difensiva messa a punto dal nostro avvocato, Lorenzo Borre’, smonta punto per punto le loro tesi. La revoca della sospensione e’ una richiesta che non sta in piedi”. E fa spallucce, quando si meziona il documento messo agli atti dai grillini che legittimerebbe le modalita’ del voto nelle sue assemblee dell’agosto di un anno fa. “Ritrovato dopo sette mesi?…”, sottolinea. “Qualora vincessero, noi non arrestriamo e proseguiamo la battaglia”, taglia corto Hutchinson.