Il cadavere di un neonato di 20 giorni originario della Costa d’Avorio è stato trovato su un barchino soccorso al largo di Lampedusa nel gruppo di migranti che stavano viaggiando verso l’Italia.

La salma trovata dai militari della Capitaneria quando hanno agganciato e soccorso, stanotte, il barchino con a bordo 36 persone, fra cui 9 donne e 2 minori.

Sul natante, soccorso al largo di Lampedusa, anche due persone ustionate.

I medici, presenti al molo Favarolo durante lo sbarco dei migranti, hanno effettuato un’ispezione sul corpo del neonato e hanno riferito che il decesso corrisponde a quanto dichiarato dalla madre al momento del soccorso: il piccolo soffriva di problemi respiratori.

La ‘traversata della speranza’ del bambino era iniziata da Mahres in Tunisia.

Il neonato, infatti, partito con la mamma di 19 anni (mentre il padre è rimasto in Tunisia), aveva sofferto di disturbi respiratori e i genitori speravano di arrivare in Italia per riuscire a farlo curare.

La salma del piccolo, già durante la notte, è stata sottoposta ad ispezione cadaverica e il medico non ha riscontrato alcun segno esterno di violenza, ritenendo che il decesso sia avvenuto per ipotermia a causa delle condizioni di fragilità del neonato.

La Procura di Agrigento, con il suo facente funzioni Salvatore Vella, ha già disposto il nulla osta alla sepoltura del cadavere.

La mamma del piccolo è stata invece trasferita, così come i compagni di viaggio, all’hotspot di contrada Imbriacola.

Potresti leggere

Ucraina, continuano i bombardamenti: a fuoco centrale nucleare di Zaporizhzhia. “E’ terrorismo”

Nella tarda serata di giovedì in seguito ai bombardamenti a Zaporizhzhia è…

Ucraini, i russi via da Kharkiv. Il Pentagono chiama Mosca. Erdogan dice no a Finlandia e Svezia nella Nato

Il ministro della Difesa Usa Austin ha avuto un colloquio telefonico con…

Draghi in missione in Africa per il gas

Cercare alternative al gas russo per ridurre “il prima possibile” la dipendenza…