L’amministrazione Biden sta incoraggiando privatamente i leader ucraini a segnalare pubblicamente un’apertura a negoziare con la Russia e a non dichiarare più che si rifiutano di partecipare ai colloqui di pace con il presidente Vladimir Putin al potere.

Questo è quanto rivelato da fonti informate al Washington Post.  La richiesta dei funzionari americani non mira a spingere l’Ucraina al tavolo dei negoziati, hanno precisato le fonti. L’obiettivo dell’operazione sarebbe un tentativo per garantire che il governo di Kiev mantenga il sostegno di Paesi che non vogliono che la guerra continui ancora a lungo.

Le stesse fonti riferiscono che i funzionari statunitensi condividono la valutazione delle loro controparti ucraine secondo cui Putin, per ora, non è serio riguardo ai negoziati di pace.

Sono certi però che il veto espresso da Zelensky sul leader del Cremlino abbia creato preoccupazione in alcune parti dell’Europa, dell’Africa e dell’America Latina, dove gli effetti della guerra in termini di costo della vita e carenze alimentari si fanno sentire più distintamente. “Le difficoltà causate dal conflitto Ucraina sono una questione molto reale per alcuni dei nostri partner”, ha spiegato uno dei funzionari americani.

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