A Taranto invece un bambino di 10 anni ha subito l’amputazione della mano destra a causa dell’esplosione di un petardo. In Salento un uomo di 80 anni è ricoverato in gravi condizioni dopo l’esplosione, sempre di un petardo, vicino al volto.

E’ il bilancio più grave dei feriti della notte di Capodanno. A Taranto il bambino di 10 anni è stato portato in ospedale dai familiari poco dopo la mezzanotte. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente con i medici che non hanno però potuto salvare l’arto.

A Ruffano, in provincia di Lecce, l’uomo che ha compiuto proprio il 31 dicembre 80 anni è stato ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce in codice rosso per emorragia a causa dello scoppio di un petardo vicino alla testa. E’ in prognosi riservata. L’incidente di cui è rimasto vittima si è verificato a Torre San Giovanni. A causa dell’aggravarsi delle sue condizioni l’uomo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico: le sue condizioni restano gravi mentre le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

A Taranto alcune persone hanno utilizzato un “treruote” (apecar), per far esplodere i botti nella notte di Capodanno. E’ accaduto nel rione periferico Salinella ed il video è diventato virale in rete nel giro di poche ore. Nel filmato l’apecar, scortato da diverse moto, si muove velocemente, in modo irregolare e andando freneticamente avanti e indietro, mentre sul pianale posteriore alla piccola cabina di guida esplodono a ripetizione fragorose batterie di fuochi d’artificio.

 

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